Talento e Lavoro Duro
In ambito economico, l'imprenditore è colui che detiene fattori produttivi (capitali, mezzi di produzione, forza lavoro e materie prime), sotto forma di imprese, attraverso i quali, insieme agli investimenti, contribuisce a sviluppare nuovi prodotti, nuovi mercati o nuovi mezzi di produzione, stimolando quindi la creazione di nuova ricchezza e valore sotto forma di beni e servizi utili alla collettività/società.
In Italia viene definito imprenditore "chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi". (La fonte di queste due definizioni è Wikipedia).
Se scendiamo nell’origine della parola scopriamo che imprenditore così come imprenditrice, viene dal latino intra + prehendo, e letteralmente significa “prendere dentro”, quindi abbracciare un
qualcosa, mettersi dentro ad un’impresa, iniziare un’attività lunga ed impegnativa.
Dunque un imprenditore o imprenditrice, è una persona che organizza e gestisce un’attività economica, assumendosi un rischio finanziario, il cosiddetto rischio d’impresa.
Là dove per impresa, nel gergo comune, si intende l’azienda.
Questo è un pensiero non corretto in quanto con il termine “impresa”, e lo si evince dal codice civile, si intende qualificare l’attività professionale organizzata per produrre o scambiare beni o servizi.
Quindi qual è il vero significato di essere imprenditore/imprenditrice?
Qualche giorno fa mi è capitato di guardare una intervista di Mara Maionchi la nota produttrice discografica.
A parte la simpatia che personalmente mi trasmette, devo dire che la sua testimonianza, e in particolare, alcune sue parole, mi hanno colpita notevolmente.
Raccontava che suo papà, vista la poca voglia di studiare della figlia, la sollecitò a trovarsi un lavoro. E Mara, giovanissima, si approcciò al mondo professionale con le attività più semplici dimostrando una grande umiltà.
Successivamente decise di spostarsi a Milano in quanto, nella sua visione, prospettava molte più opportunità rispetto a Bologna, sua città di origine.
Di fatto è qui che sale sul treno e coglie l’occasione che la porterà a percorrere la strada del suo successo imprenditoriale.
Sapeva molto bene dove si trovava, quali erano le sue capacità e quali non lo erano, era profondamente e pacatamente consapevole, in modo realistico e per nulla presuntuoso.
Dice che “Il talento se non lo sviluppi non sai quanto ne hai” e che “il lavoro rispetto al talento pesa il 90%”.
Ha Raccontato per esempio di Morricone che non aspettava l’ispirazione ma tutte le mattine si sedeva al pianoforte e provava e riprovava fino a quando non trovava la combinazione giusta.
E da li creava.
Questo ci insegna a non aspettare l’ispirazione, mai: se non si lavora è difficile che si riesca a fare un lavoro per lungo tempo.
Per me essere imprenditrice è lealtà, integrità, capacità, competenza, umiltà, responsabilità, coerenza, ascolto, passione. In tutto ciò che faccio.
E’ la forza di mettersi in discussione, di tornare all’essenza di se stessi e della propria attività, la visione che poi diventa concretezza di azioni quotidiane svolte con ritmo e impegno.
Il coraggio di affrontare il cambiamento, di dire No e non scendere mai a compromessi sui propri valori.
Quel pugno chiuso che si posa sul piano liscio e lucido della scrivania.
Il lavoro duro, la stanchezza, le tante ore ma anche la soddisfazione, la sensazione di essere viva, la voglia di fare, di essere e di dare un contributo alla società.
A parte la simpatia che personalmente mi trasmette, devo dire che la sua testimonianza, e in particolare, alcune sue parole, mi hanno colpita notevolmente.
Raccontava che suo papà, vista la poca voglia di studiare della figlia, la sollecitò a trovarsi un lavoro. E Mara, giovanissima, si approcciò al mondo professionale con le attività più semplici dimostrando una grande umiltà.
Successivamente decise di spostarsi a Milano in quanto, nella sua visione, prospettava molte più opportunità rispetto a Bologna, sua città di origine.
Di fatto è qui che sale sul treno e coglie l’occasione che la porterà a percorrere la strada del suo successo imprenditoriale.
Sapeva molto bene dove si trovava, quali erano le sue capacità e quali non lo erano, era profondamente e pacatamente consapevole, in modo realistico e per nulla presuntuoso.
Dice che “Il talento se non lo sviluppi non sai quanto ne hai” e che “il lavoro rispetto al talento pesa il 90%”.
Ha Raccontato per esempio di Morricone che non aspettava l’ispirazione ma tutte le mattine si sedeva al pianoforte e provava e riprovava fino a quando non trovava la combinazione giusta.
E da li creava.
Questo ci insegna a non aspettare l’ispirazione, mai: se non si lavora è difficile che si riesca a fare un lavoro per lungo tempo.
Per me essere imprenditrice è lealtà, integrità, capacità, competenza, umiltà, responsabilità, coerenza, ascolto, passione. In tutto ciò che faccio.
E’ la forza di mettersi in discussione, di tornare all’essenza di se stessi e della propria attività, la visione che poi diventa concretezza di azioni quotidiane svolte con ritmo e impegno.
Il coraggio di affrontare il cambiamento, di dire No e non scendere mai a compromessi sui propri valori.
Quel pugno chiuso che si posa sul piano liscio e lucido della scrivania.
Il lavoro duro, la stanchezza, le tante ore ma anche la soddisfazione, la sensazione di essere viva, la voglia di fare, di essere e di dare un contributo alla società.
"Il lavoro duro batte il talento quando il talento non lavora duro, se vuoi avere
successo devi essere pronto e disposto a fare tanta ma tanta fatica”
(Mara Maionchi)
successo devi essere pronto e disposto a fare tanta ma tanta fatica”
(Mara Maionchi)
Cinzia Magnoni - Business Coach