Gli scacchi
"Sono le 19. Guardo fuori dalla finestra, è buio. L’inverno sta arrivando.
Sono ancora in ufficio, seduta alla mia scrivania, il monitor è acceso. Nessun rumore intorno.
Sono già usciti tutti per immergersi nella loro personale famigliarità.
Ed ecco che ritorna. Più o meno all’altezza dello stomaco. E’ una sensazione di preoccupazione, di ansia mista a paura.
Sono sicura di essermi dimenticata qualcosa. Ma non ricordo cosa.
Mi sento stanca sia fisicamente che mentalmente.
Ripercorro con il pensiero tutte le cose che ho fatto durante la giornata alla ricerca di quella, che di certo, ho dimenticato.
Ho girato come una trottola tutto il giorno per non aver concluso niente. Un po’ delusa, un po’ mortificata spengo le luci dell’ufficio e vado verso casa.”
Ed ecco che ritorna. Più o meno all’altezza dello stomaco. E’ una sensazione di preoccupazione, di ansia mista a paura.
Sono sicura di essermi dimenticata qualcosa. Ma non ricordo cosa.
Mi sento stanca sia fisicamente che mentalmente.
Ripercorro con il pensiero tutte le cose che ho fatto durante la giornata alla ricerca di quella, che di certo, ho dimenticato.
Ho girato come una trottola tutto il giorno per non aver concluso niente. Un po’ delusa, un po’ mortificata spengo le luci dell’ufficio e vado verso casa.”
Non so se vi sia mai capitato di vivere una situazione simile. A me si, è successo per un periodo abbastanza lungo della mia vita E adesso quando ripenso a quei momenti sorge spontanea una
domanda:
Stiamo facendo il miglior uso del nostro tempo?
Il tempo è una risorsa che non può essere comprata e spesso la sprechiamo o la usiamo in modo non efficace.
Il tempo è una risorsa che non può essere comprata e spesso la sprechiamo o la usiamo in modo non efficace.
A fronte di meeting senza fine, interruzioni frequenti e compiti urgenti dell’ultimo momento, ci ritroviamo ad essere impegnati tutto il giorno, tralasciando quello che è più importante e a volte addirittura vitale : il nostro obiettivo, la meta, il traguardo.
"Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”
(Seneca)
(Seneca)
Proprio come nella vita personale, anche in ambito professionale abbiamo la necessità di porci delle mete.
Fissare degli obiettivi tangibili, a breve, medio e lungo termine, ci consentirà di avere sempre bene in mente qual è la strada che dobbiamo percorrere, aiutandoci a formulare i piani necessari a raggiungerli.
Fissare degli obiettivi tangibili, a breve, medio e lungo termine, ci consentirà di avere sempre bene in mente qual è la strada che dobbiamo percorrere, aiutandoci a formulare i piani necessari a raggiungerli.
"La pianificazione è l’arte di programmare le attività in modo da raggiungere gli obiettivi
nei tempi programmati” (Cit.)
nei tempi programmati” (Cit.)
E’ la strategia sviluppata nell’arco temporale del medio e lungo periodo.
E’ capire dove vogliamo andare e perché.
Nel quotidiano Pianificare si concretizza nell’attività di valutare progetti e rischi connessi, definire gli obiettivi e le alternative, elencare vantaggi e svantaggi.
Ci aiuta a pensare a ciò che vogliamo e dobbiamo fare in un giorno, in una settimana o in un mese e più, tenendoci focalizzati sugli obiettivi.
Quindi pianificare è importante sotto molti aspetti, e farlo in modo efficace ci aiuta a gestire il nostro tempo, contribuisce a ridurre lo stress, a verificare i progressi del nostro lavoro e anche a prepararci agli imprevisti, o meglio a saperli gestire.
Ma dobbiamo fare attenzione a non farci prendere la mano, a non ingessarci nella troppa organizzazione, perché le nostre giornate sono come gimcane di cui non conosciamo il percorso, quindi ci occorre avere una perfetta consapevolezza di quali sono i nostri obiettivi e soprattutto
occorre la prontezza nello schivare e superare ogni ostacolo che sorgerà tra noi e il nostro traguardo.
Ecco perché è fondamentale che gli obiettivi siano specifici, misurabili, raggiungibili, realistici e tempificati.
I leader aziendali, che pianificano e programmano attività, obiettivi e progetti, ottengono risultati migliori e sono leader efficaci, ciò accade perché una pianificazione aziendale lungimirante e accurata rappresenta la migliore assicurazione sul benessere di un’attività.
Gli scacchi ci insegnano che è preferibile avere un piano sbagliato piuttosto di non averne uno.
Non soltanto perché è più facile mantenere la direzione ma anche perché un piano oltre a fornire indicazioni utili ci permette di correggerlo “in corsa”.
Non averlo significa non solo non poter correggere la rotta, ma non avere neppure la destinazione.
E’ la pianificazione a segnare la differenza, il successo non arriva mai per caso.”
(Cit.)
(Cit.)
Cinzia Magnoni - Business Coach